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1) Dizion. 5° Ed. .
EZIAM e alla latina ETIAM.
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Dizion. 5 ° Ed.
EZIAM e alla latina ETIAM.
Definiz: Congiunzione presa dal latino, che vale Ancora, Anche, Eziandio; ma oggi non è comune. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 49: Mostrasi che questo è falso in ciò, che non solamente conobbero le cose comuni, ma eziam i segreti di Dio, e gli occulti pensieri del cuore.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 197: Che Dio eziam in questa vita onori ed esalti li umili, mostrasi per molti esempli.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 50: Furono etiam in qualche speranza d'avere aiuti dal re di Francia.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 56: Ha sempre lodato universalmente tutti, etiam Raffaello da Urbino, infra il quale e lui già fu qualche contesa nella Pittura.
Esempio: Dav. Eron. 9: Si può poco acquistare volgarizando, massimamente gli autori pregiati etiam per lo stile; dove bisogna rappresentar i concetti e le parole.
Esempio: Fag. Comm. 5, 342: Qua venni apposta, fatto consapevole di tal parentado, con animo deliberato d'interromperlo a qualsivoglia costo, etiam della vita, se fusse bisognato.
Definiz: § Eziam che, vale Ancorchè, Benchè, e simili. –
Esempio: Legg. Band. C. 16, 267: Si vuole che dall'osservanza di essa [legge] non sia esente nè luogo nè persona alcuna, la quale in qualsivoglia modo possa pretendersi soggetto o soggetta a S. A. S., eziam che per altro si potesse in qualsivoglia modo pretendere privilegiato o privilegiata.